sabato 26 gennaio 2008

Capitolo 2° : La cacca

Per almeno 2 giorni buoni dopo l'incontro, Zoe si mise ad abitare seriamente i miei pensieri.
La vedevo quando mi alzavo al mattino, la incontravo nei miei sogni ad occhi aperti, tra una consegna e la colazione e mi veniva a sconvolgere il pomeriggio con i suoi occhi.
I suoi occhi.
Li avevo visti di sfuggita ma erano di un azzurro impressionante. Di quelli che devono dare fastidio fastidio nelle giornate di sole intenso.
Ogni volta che incontro una ragazza carina mi piace immaginarmi la sua vita, i suoi gesti e le sue manie nel quotidiano e con Zoe era stato lo stesso.
Nel frattempo la vita scorreva lenta e si intravedevano ormai le vacanze all'orizzonte.
Quell'anno io e Fede avevamo organizzato un viaggio allucinante in America. Milano - New York. Visita di 2 o 3 giorni alla città, capatina a Niagara Falls poi aereo fino a Las Vegas. Soggiorno di una settimana circa per visitare i parchi nazionali, la Death Valley ecc ecc. Per finire l'ultima settimana saremmo andati sulla costa pacifica a San Francisco. Tutto come si suo dire "on the road".
Insomma il tutto sembrava un sogno. Non avevo mai fatto nulla di simile prima d'ora. Ero abituato a passare le ferie in completa tranquillità e la nonna mi faceva fare la tipica vita del bambino milanese in villeggiatura.
Alzata presto, spalmatina di crema tattica in modo da non diventare color aragosta appena esposti al sole, corsa al posteggio vicino alla spiaggia (la nonna guidava) e poi trapanamento di maroni finale per 8 ore seduto o disteso in spiaggia. Scusate il termine colorito ma non ho mai potuto soffrire il fatto di rimanere fermo in spiaggia a far nulla.
Si perchè poi...le prime ore riesci a farle passare con un libro, ascolti la musica, vai a fare il bagnetto e mangi qualcosina..ma le altre 5 ore cosa fai?sono quelle tipiche situazioni in cui guardi l'orologio e sono le 10 e due ore dopo lo riguardi e sono le 10.03.
Non era la mia vacanza preferita ma devo dire che con la mia nonnina ho sempre mangiato divinamente. Prodotti tipici, frutta e verdura fresca di stagione e qualsiasi altra cosa presente alla voce "buono" nel dizionario dei "Ravalli".
Unico grosso problema per le ferie in genere era il "cambio di bagno".
Ho sempre invidiato tantissimo chi riesce a adattarsi immediatamente a un bagno che non è il suo. Sarà una cosa psicologica o sarà anche che la stitichezza è una vecchia amica di famiglia, ma io proprio non ce la faccio. Devono passare almeno un paio di giorni prima di riuscire ad ambietarmi, rilassarmi e fare il tutto.
Dopotutto le questioni di cacca sono sempre delicate.
Figuratevi che tutte le volte che incontro una ragazza che mi piace e magari ci parlo anche solo per un attimo, devo recarmi subito nelle stanze preposte allo smaltimento. Ma attacchi fulminanti di quelli che nemmeno un tappo potrebbe nulla.
Infatti stavo anche pensando di organizzare incontri con ragazze interessanti appena arrivato al mare. Avrei risolto il problema.
A parte tutto questo "inconveniente" mi era capitato anche con Zoe. Puntuale come un orologio svizzero, dopo una mezz'oretta che ero andato a casa, mi trovavo seduto sulla tazza.
Proprio in quell'istante però mi resi conto che i due giorni passati a farmi film su possibilità di incontri con lei e altro, erano stati solamente buttati via.
Io e lei non ci conoscevamo. Non sapevo ne che vita faceva, ne se mi piaceva caratterialmente. Non conoscevo i suoi pensieri e le sue passioni. Magari era una di quelle tantissime ragazze vuote che si trovano andando in centro a Milano il sabato pomeriggio. Mai provato?Ecco..se volete partecipare a una puntata di "Uomini e donne" di Maria DeFilippi come spettatori, andate sul corso Vittorio Emanuele intorno alle 16. Si insomma..quei ragazzi ai quali se chiedi qual'è il loro più grande desiderio, ti rispondono masticando la cicca "la pace del mondo"...che poi non ho mai capito se intendono "la pace NEL mondo" oppure proprio la fine del mondo. Bah. Oltre tutti questi problemini che penso ormai siano comuni in tutte le persone del pianeta, io ho sempre avuto un blocco totale con le ragazze. Faccio molta fatica a rompere il ghiaccio.
Partendo da tutti questi presupposti (a dire il vero un po' pessimistici), proprio quella sera mi sono autoconvinto che non potevo lasciarmi prendere in quel modo da una perfetta sconosciuta.
Appena finito di "evaquare" e messo il bollitore sul fuoco, accesi il pc.
Anche quella è un'altra passione. Quante ore passate davanti quello schermo minuscolo e quanti tasti passati sotto i miei polpastrelli.
Collegandomi a internet mi resi conto che era arrivato un nuovo commento sul mio blog. Lo tenevo da circa 2 anni e mi permetteva di sfogare tutte le emozioni, paure e problemi che a volte mi capitavano. Diciamo che come nel 900 si usava scrivere un diario segreto, io ora tenevo questo blog.
La differenza è che il blog rimane disponibile alla lettura per tutti.
Devo dire che il mio blog era abbastanza seguito e aveva dei lettori affezionati. Mi piaceva moltissimo avere delle persone sconosciute che apprezzavano i miei scritti. Aggiornavo di continuo e arricchivo con testi di canzoni, poesie e riflessioni mie su vari argomenti.
Ricevevo spesso commenti da parte di questi utenti della rete, che mi esprimevano le loro sensazioni e le loro idee. Il mio soprannome o nickname che dir si voglia era "lori82".
10 minuti dopo aver letto il commento ero ancora davanti al video a rileggere quelle tre righe di testo.
Incredibile pensare che così poche parole possano cambiare il corso delle cose.
"Ciao Lori82..ho saputo da Clara che tenevi un blog e ho voluto scriverti per scusarmi ancora per l'incidente dell'altra sera alla festa..qualche volta verrò a leggerti d'ora in poi.Ciao ciao". Firmato PetZOE87.

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